Quarant’anni fra passato e futuro.
Quarant’anni fra passato e futuro.
di Rita Carrucola, Vice Presidente Serrall.
Se chiudo gli occhi mi vedo ancora ragazzina al fianco di Mario nel suo garage, mentre lavorava per fondare Serrall, sento ancora l’odore del fumo delle sue sigarette fino a sera tardi mentre preparava i preventivi.
Poi sono arrivata io, mi sono sempre occupata di amministrazione, affiancata dal Dott. Lanari e dalla cara Novella, sua moglie, che troppo presto ci ha lasciato.
Ho visto entrare tutti i nostri dipendenti, ragazzi pieni di belle speranze, ora uomini maturi e qualcuno già nonno.
In questi anni siamo cresciuti come azienda e umanamente; abbiamo fatto tante cose, tanti viaggi e conosciuto tante persone.
Un ricordo a Luciano, il nostro primo assicuratore, che in macchina, insieme alle polizze aveva cemento, parquet e formaggio con pane fresco per farci fare merenda, o a Donati , il nostro rottamaio, che aveva un’idea tutta sua delle leggi e che in trent’anni non mi ha chiamata mai con lo stesso nome.
Mi sono occupata personalmente dell’ospitalità, accogliendo tutti con un sorriso e cercando di far sentire ognuno a proprio agio, per lasciare un gradevole ricordo della loro visita.
Abbiamo creato, grazie a Mario un bel rapporto con molti clienti, in particolar modo con la famiglia L’Heure di O.B.M. e con il loro responsabile agli acquisti M. Chodaton.
Con lui abbiamo partecipato, insieme a Pan Urania, a molte iniziative per aiutare la gente del Benin, il suo paese, che nel 2005 abbiamo visitato.
In quell’occasione ci hanno accolto e fatto festa le donne a cui abbiamo contribuito ad ottenere dei micro prestiti, i ragazzi a cui abbiamo donato le divise e il necessario per giocare a calcio e le mamme a cui sono state donate le zanzariere per le culle dei loro bambini per proteggerli dalla malaria.
Ci hanno stretto tutti la mano, lasciandoci dentro una grande emozione e la certezza che oltre ai numeri, per le aziende sono importanti anche le buone opere.
Oltre ai numeri, per le aziende sono importanti anche le buone opere.
Mi piace pensare di aver rispettato tutti quelli che ho incontrato e che Serrall guardi avanti con obiettivi ambiziosi, ma rispettando i valori e i principi che l’hanno sempre contraddistinta.